Visti i continui episodi di terremoto che si stanno verificando su tutto il territorio nazionale, questa Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ritiene importante affrontare, per la prima volta, il problema della sicurezza dei ciechi e degli ipovedenti e, perciò, porta a conoscenza alcune buone prassi, in caso di eventi sismici.
Pertanto, in calce si possono leggere alcune pillole di procedure di sicurezza.
In queste circostanze eccezionali ed imprevedibili, sono da non trascurare le trasformazioni che avvengono con percentuali molto alte di rischio per i non vedenti e che, quindi, impongono alla persona con difficoltà visiva di vivere l’evento nella piena consapevolezza, mettendo in atto alcuni saperi per rimanere in sicurezza.
È importante educarsi e conoscere i metodi e le semplici azioni da eseguire per non farsi cogliere impreparati e sprovvisti di tecniche e azioni durante l’evento.
Quindi, per essere preparati:
È opportuno farsi descrivere bene i luoghi dove si vive, gli spazi che si stanno frequentando, conoscere l’affollamento dei locali, la direzione e la posizione degli ostacoli.Una descrizione accurata può aiutarci ad individuare le traiettorie, gli spazi, per raggiungerli nel caso obbligati a muoverci in autonomia e metterci nel caso in sicurezza.
È importante, negli spazi chiusi, sapere le vie di evacuazione e farsi indicare le uscite di emergenza, il loro posizionamento e la loro distanza.
È importante, nelle situazioni di pericolo, possedere un bastone bianco, per essere identificati e nell’occorrenza può aiutarci ad effettuare l’esplorazione spaziale e ad individuare gli oggetti che si interpongono sulle traiettorie d’uscita, precedentemente memorizzate.
Nella situazione di terremoto, gli spazi si modificano e le conoscenze e apprendimenti precedentemente effettuati si trasformano; per esempio: ad una piccola scossa di terremoto si possono aprire gli sportelli dei mobili, possono cadere degli oggetti in vetro, possono cadere i lampadari, cadere le sedie, si possono spostare gli arredi dalla loro posizione usuale, ed ognuna di queste modificazioni può rappresentare un pericolo o un ostacolo.
È fondamentale, nei casi in cui avvengono degli interventi da parte dei soccorritori, dichiarare subito la propria cecità, un’informazione utile per gli operatori.
Ulteriore importanza ricopre il prevenire il rischio, verificando lo stato di salute della propria casa; una casa in buone condizioni subisce meno danni ed è meno pericolosa di una in cattivo stato di manutenzione.
Far fare gli adeguamenti antisismici o degli interventi di manutenzione ricopre un’importanza indispensabile.
È utile acquisire degli schemi spaziali della propria abitazione con un’esplorazione preventiva di dove si vive, nel senso di conoscere ai vari livelli: la propria abitazione, il proprio quartiere, il proprio ufficio o scuola, memorizzando le aree libere e vicine.
Informarsi, sul posto di lavoro e nelle scuole, se esiste un piano di sicurezza ed evacuazione, nel caso chiedere di farsi spiegare e guidare nell’esplorazione spaziale della struttura e chiedere di organizzare le esercitazioni.
Nei condomini, si può far indire una riunione per verificare le conoscenze di comportamento di ciascun inquilino e chiedere che vengano eliminate le situazioni di pericolo nelle aree comuni.
È utile munirsi di un casco antinfortunistico e nel caso comprarne uno o farselo regalare. In caso di terremoto, si indossano in brevissimo tempo e possono evitare urti pericolosi.
È importante cercare di mantenere la calma e rimanere dove ci si trova.
COSA FARE PRIMA DELL’EVENTO
(Piano di Emergenza familiare)
Assieme ai tuoi familiari discuti sulla possibilità che si verifichi un terremoto, soprattutto con i più piccoli.
Immagina che il terremoto si verifichi in una qualsiasi ora della giornata, prendi nota dei luoghi in cui si troverebbero i vari componenti della famiglia.
Scegli in ogni stanza punti sicuri in cui rifugiarsi. I posti migliori sono sotto gli architravi, sotto mobili robusti come il tavolo, il letto, ecc.; oppure in alternativa contro il muro in un angolo, lontano comunque da librerie, pensili, finestre, specchi ecc.
Prova a ripararti in ognuno di questi posti immaginando che tutto scuota per almeno 10 secondi. Insisti soprattutto con i bambini, che provino, giocando, tutte le posizioni sotto il tavolo, sotto il letto, ecc.
Elimina o sposta in basso gli oggetti pesanti (vasi, statue) posti su armadi o pensili. Fissa opportunamente alle pareti mobili alti e pesanti. Colloca, sopra la porta dell’appartamento, una lampada di illuminazione di emergenza dotata anche di suono intermittente per richiamo verso l’uscita, facilmente raggiungibile.
Individua in ogni stanza i punti più pericolosi e valuta tutte le possibilità di fuga, specialmente dalle camere da letto.
Impara ad usare con facilità i rubinetti e gli interruttori generali del gas, acqua e corrente elettrica.
Individua il centro di raccolta più vicino alla tua abitazione, previsto dal piano di emergenza comunale, e studia il percorso ottimale per raggiungerlo (punto di riunione di tutta la famiglia o dove lasciare messaggi).
Tieni in efficienza una radio a pile sia in casa che a lavoro, in modo da poter ascoltare eventuali notizie o comunicazioni da parte delle Autorità competenti.
Per gli ipovedenti, tieni una lampada tascabile, facilmente raggiungibile specialmente in camera da letto e verifica spesso le pile.
Tieni un paio di scarpe con suola robusta a disposizione.
Tieni una “dotazione d’emergenza” composta da una valigetta di pronto soccorso, una scorta di eventuali medicinali speciali per i familiari che ne hanno bisogno, una scorta alimentare e di acqua sufficiente per qualche giorno, una coperta.
Tieni sempre con te:
a) un biglietto su cui annotare il gruppo sanguigno e/o particolari patologie di cui è importante conoscere l’esistenza, in caso di soccorso urgente;
b) il recapito delle persone a cui rivolgersi in caso di bisogno.
Tieni un estintore e una cassetta di attrezzi vari per piccole riparazioni in un luogo sicuro.
Tieni in posti sicuri i medicinali o altre sostanza nocive, per evitare che si possano rovesciare.
Leggi di tanto in tanto le norme contenute nella presente comunicazione.
COMPORTAMENTI DURANTE UN TERREMOTO
Se la tua casa è una casa sicura non provare a uscire durante la scossa di terremoto, aspetta che sia finita.
Cerca di non farti vincere dal panico. Per spostarti non è necessario correre.
Non uscire se ti trovi in un palazzo a più piani, esci solo se la porta s’immette direttamente sull’ingresso dell’edificio o su un giardino. Fuggire da un appartamento è rischioso, in quanto la fase distruttiva della scossa ci coglierà nel pozzo delle scale, che presenta caratteristiche di resistenza minori delle altre parti dell’edificio. Non prendere mai l’ascensore, perché potresti restarci dentro.
SE SEI IN CASA, cerca riparo vicino a strutture portanti (muri maestri, pilastri), nei vani delle porte, sotto tavoli robusti o mobili similari, o in corrispondenza di porte o angoli; stai lontano da finestre e lampadari, mobili pesanti, proteggendo il capo, se possibile, con un cuscino o altro materiale morbido.
Durante la scossa di terremoto, riparati sotto il vano di una porta inserita in un muro portante, cioè, un muro spesso e solido, o posizionati verso l’angolo di una stanza fra due muri maestri, per esempio muri che danno verso l’esterno.
SE SEI FUORI CASA, allontanati dagli edifici: è più prudente andare in spazi aperti, lontano da muri, palificazioni o cavi sospesi, cornicioni ed insegne dei negozi, che cadendo potrebbero essere causa di gravi conseguenze.
Soprattutto è importante non correre da un edificio ad un altro.
SE SEI SU UN’AUTOMOBILE, il movimento del suolo tenderà a far sbandare il veicolo. Fai decelerare e invita il conducente a fermarsi al bordo della strada, tenendosi lontano da ponti e cavalcavia, terreni franosi, linee elettriche.
COSA FARE DOPO IL TERREMOTO
Passata la scossa, il problema più immediato è quello di mettersi in posizione più sicura, per affrontare al meglio le altre possibili repliche.
Verifica immediatamente lo stato di salute di chi ti è vicino, non spostare eventuali feriti gravi se non per seri motivi di sicurezza.
Non usare mai fiamme libere (candele, fiammiferi), non provare ad accendere la luce, chiudi gli interruttori del gas, acqua e corrente elettrica. Spegni le stufe ad alimentazione autonoma.
Non sprecare l’acqua degli scaldabagni o altri depositi perché nelle ore successive sarà preziosa.
Nel caso rilevi alcune variazioni olfattive, come tracce di bruciato, il mutamento termico dello spazio o ascolti rumori che ti indicano piccoli incendi, affrettati ad abbandonare la casa ed avverti i vicini.
Se hai necessità di aprire gli sportelli degli armadi, procedi con prudenza: gli oggetti all’interno potrebbero caderti addosso.
Indossa subito un paio di scarpe robuste (per non ferirti con schegge e detriti). Prendi la dotazione d’emergenza.
Chiama gli altri componenti della famiglia.
Cerca di non separarti dai familiari o dai soccorritori, cerca di tranquillizzarli che tutto va bene e tienili sempre sotto controllo.
Segnala situazioni pericolose.
Chiudi la porta di casa prima di abbandonarla: le porte chiuse rallentano la propagazione del fumo e del fuoco.
Non usare mai l’ascensore che, a causa di una improvvisa interruzione nell’erogazione della corrente elettrica o per il verificarsi di guasti all’impianto, potrebbe restare bloccato per ore. Se inevitabile, usa le scale ma con prudenza, scendi dal lato del corrimano, per evitare che ci siano impedimenti lungo i muri o ostacoli come porte e finestre aperte.
Non sostare sui balconi.
Non avvicinarti ad animali uditivamente spaventati.
Non usare il telefono, se non per gravi e urgenti esigenze di soccorso.
Non far usare l’automobile e fai lasciare le strade libere per i soccorsi. Se proprio non puoi farne a meno, fai guidare con calma, fai rispettare le precedenze: probabilmente i semafori non funzioneranno e un comportamento errato potrebbe compromettere ulteriormente la possibilità di circolazione e la sicurezza.
Fatti aiutare a raggiungere a piedi l’Area di attesa della popolazione più vicino stabilito dal piano comunale di protezione civile, evitando strade strette o ingombrate.
Nel caso sei solo e conosci l’ambiente circostante, resta lontano da muri alti e dagli edifici.
Evita di spostarti con chi ti accompagna verso le spiagge ed i porti.
Non dare credito e non diffondere notizie allarmanti non verificate; spesso queste causano depressione e panico.
Arch. Giuseppe Bilotti
Si ringrazia il Dipartimento di Protezione Civile e dell’Istituto Nazionale di Geomorfologia e Vulcanologia per alcune istruzioni pubblicate.