Care e cari presidenti,
ormai da qualche tempo, la nostra Unione, i suoi dirigenti e questo Presidente, risultano oggetto di attacchi ingenerosi, spesso infamanti e ingiustificati, provenienti da un ben identificato gruppo di personaggi, mossi solo dalla brama di vendetta personale e dal desiderio di rivalsa per la mancata realizzazione dei propri disegni di potere all’interno dell’Associazione.
L’Unione, che vanta oltre cento anni di Storia onorata e gloriosa, ha attraversato anche tanti momenti difficili, travagliati, impegnativi e talvolta perfino conflittuali, tuttavia vissuti sempre in un corretto clima di rispetto delle persone e degli organi associativi, oltre che nella difesa dell’Unità interna e dell’immagine esterna, presupposti imprescindibili di qualsiasi successo, nell’interesse dei ciechi, degli ipovedenti e delle persone con disabilità complesse in Italia.
Questi ben noti personaggi, al contrario, pretendono di impugnare la bandiera della legalità e della legittimità associativa, macchiandola spesso, ahinoi, con aggressioni verbali e insulti di ogni genere, indifferenti a ogni richiamo alla ragionevolezza e alla correttezza, come se i loro ricorsi non fossero già stati sconfessati dalla nostra base associativa, oltre che rigettati per ben due volte anche da due distinti provvedimenti del Tribunale Civile di Roma, emessi da due diversi Giudici, rispettivamente l’11 aprile e il 23 agosto 2023.
Senza dimenticare inoltre, che il tribunale civile di Napoli, tra ottobre e dicembre del 2023, ha già rigettato ben due richieste di sospensione cautelare di una deliberazione della Direzione regionale UICI della Campania.
Legalità e legittimità associativa contestate da questi personaggi, sebbene esse siano state sancite ancora una volta dal Congresso, Organo associativo supremo, svoltosi il 20 e 21 ottobre 2023, nel quale si è registrata, con una maggioranza chiara e netta, la rielezione e riconferma del presidente nazionale, unitamente alla elezione del Consiglio nazionale. Sì, proprio questo Presidente e questo Consiglio che i personaggi di cui sopra, si adoperano con qualsiasi mezzo per delegittimare, ricorrendo spesso a modalità d’azione e a comportamenti molto dannosi per l’Associazione e diffamatori per le persone.
Si contestano e si mistificano le decisioni adottate, nonostante esse risultino sempre conformi alle disposizioni di Legge e di Statuto, nonché regolarmente sottoposte alle periodiche e puntuali verifiche degli organi di controllo e di vigilanza interni ed esterni.
Diverse, infatti, le falsificazioni intese solo a seminare discredito verso l’Associazione e i suoi dirigenti, tramite la diffusione di comunicazioni palesemente false e infondate, come, per esempio, quella relativa al calo del numero degli associati o quella che denuncia un “regalo” di cento Euro a voi, sì, ai Presidenti sezionali, da parte della presidenza nazionale, in occasione del premio Braille 2023, per indurvi a venire a popolare il teatro di Firenze e applaudire a comando.
Peccato che i dati delle iscrizioni del 2023, in spregio a quanto sostenuto e forse addirittura auspicato da certi personaggi, registrano un incremento di circa l’uno percento del numero dei soci. Peccato che fin dal 2016 la presidenza e la Direzione nazionale hanno sempre cercato di favorire la partecipazione dei nostri soci alle serate del Premio Braille, mediante il sostegno a una parte delle spese di viaggio e alloggio, come certificano i relativi comunicati ufficiali dell’Unione, diffusi ogni anno in prossimità dell’evento.
Cifre relative ai soci e comunicati sulla partecipazione al Premio braille che smentiscono dunque clamorosamente ogni falsa affermazione in merito, motivata solo dal desiderio di questi personaggi di provocare finalmente lo sgretolamento delle fondamenta stesse di un’Associazione ultra centenaria come l’Unione.
Questa Unione che invece non si ferma e non si è mai voluta fermare, perfino nei momenti più bui della recente pandemia e che prosegue instancabile le proprie attività quotidiane, con risultati positivi anche in questi ultimi mesi quali, a solo titolo di esempio, le campagne di prevenzione della cecità, l’assistenza personale ai soci grazie a IURA, INVAT, Slash Radio e altre soluzioni digitali, l’opera dei volontari del Servizio Civile Universale, presenti con quasi mille ragazzi e ragazze in moltissime sezioni d’Italia, la costituzione dei Centri oculistici Sociali, l’erogazione di risorse alle sezioni, alle sedi regionali e ai soci, attraverso i numerosi bandi del Fondo di Solidarietà e dell’IRIFOR, i contributi per la promozione del Libro Parlato, il sostegno alle opere di ristrutturazione, messa a norma e anche di acquisto delle sedi.
L’ultimo vile episodio provocato da questi personaggi posseduti dal rancore, meritevole soltanto di sdegno e riprovazione da parte di tutti i nostri soci, riguarda l’interrogazione parlamentare del 19 marzo scorso, frutto dell’opera di disinformazione, falsificazione, denigrazione e delegittimazione dell’Unione, messa in atto da questi personaggi motivati soltanto da una chiara volontà distruttiva, da attuare perfino con i mezzi della mistificazione e della diffamazione.
Non è stato e non sarà difficile per noi, tuttavia, riportare all’evidenza pubblica la verità delle cose e dei fatti, nella certezza serena che la Storia ultra centenaria dell’Associazione, la sua consolidata tradizione democratica, la trasparenza gestionale che ne ha improntato da sempre la riconosciuta e apprezzata azione quotidiana di tutela e rappresentanza dei Diritti dei ciechi, degli ipovedenti e delle persone con disabilità complesse, varranno a rafforzare la credibilità e la considerazione manifestate nei confronti dell’Unione in mille occasioni dalle istituzioni dello Stato.
Prendiamo dunque, tutti insieme, le adeguate distanze dall’azione distruttiva di questi personaggi e proseguiamo, piuttosto, sempre tutti insieme nel lavoro e nel servizio quotidiano in favore e a beneficio dei nostri associati e rappresentati.
Questa Presidenza e la Direzione nazionale hanno già posto in essere ogni opportuna misura e iniziativa per tutelare e difendere l’Unione da qualsiasi atto di aggressione, denigrazione e delegittimazione, nella certezza assoluta di interpretare il desiderio di unità e la volontà di coesione della stragrande maggioranza dei nostri soci.
Mario Barbuto – Presidente nazionale