Yaioi Kusama Infinito presente, visita guidata in città alta, domenica 25 febbraio.
Visita guidata alla mostra in data domenica 25 febbraio 2024, ore 9:45
Palazzo della Ragione in Bergamo Città Alta, piazza Vecchia.
Numero massimo 14 persone tra disabili ed accompagnatori, consigliata la formazione di coppie.
Ingresso gratuito; costo visita guidata € 70, € 10 a coppia.
L’organizzazione declina ogni responsabilità per ogni evenienza che possa occorrere ai partecipanti.
Prenotazioni entro le ore 12 di venerdì 23 febbraio, telefonando a Paolo Parimbelli, cellulare 338 19 17 850, e-mail: studioparimbelli@virgilio.it
Regole generali per l’accesso alla sala delle capriate, Palazzo della Ragione.
Presentarsi con puntualità e per i disabili, con documento attestante le condizioni.
Il percorso della visita è unidirezionale; non è possibile tornare indietro.
Gli animali non possono entrare nel Palazzo della Ragione.
Gli ombrelli vanno depositati negli appositi contenitori all’esterno della sala.
Zaini e borse di medie e grandi dimensioni vanno lasciati presso la biglietteria.
Attenzione: il deposito non è custodito, quindi non lasciare documenti e oggetti di valore; non si risponde di furti o danni.
Accessibilità: i visitatori con difficoltà motorie potranno accedere con ascensore dal palazzo del Podestà adiacente, avvertendo il personale di sala. Giunti sul posto si può contattare il numero di telefono riportato sul totem in fondo alle scale oppure l’accompagnatore può avvisare direttamente il personale di sala.
E’ vietato toccare ogni parte dell’opera, specchi, luci, acqua, data la fragilità della stessa.
Una mostra straordinaria promossa da The blankcontemporary art e Comune di Bergamo; un enorme successo, numerosissimi visitatori e ben due proroghe dato l’alto numero di richieste.
La mostra (estratto dalla presentazione)
Yiaoi Kusama(Matsumoto, Giappone, 1929), l’artista più popolare al mondo, secondo un sondaggio condotto dalla prestigiosa rivista The Art Newspaper, presenta Fireflies on the Water (Lucciole sull’acqua) una delle sue Infinity Mirror Room (stanza dello specchio infinito) più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
L’allestimento si compone di un percorso introduttivo che approfondisce la ricerca di Yayoi Kusama attraverso poesie, filmati e documentazioni, creando uno spazio di condivisione fisica e digitale dell’esperienza vissuta e permettendo di entrare da più punti di vista nell’immaginario della celebre artista giapponese.
Al centro del percorso Fireflies on the Water è un’installazione dalle dimensioni di una stanza, pensata per essere vista in modo intimo da una persona alla volta (con eventuale accompagnatore).
L’opera consiste in una stanza rivestita di specchi su tutti i lati; al centro della sala, si trova una pozza d’acqua in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto.
Come suggerisce il titolo, le luci sembrano quasi naturali, come lucciole in una tranquilla notte d’estate. La vasca d’acqua crea un incredibile senso di quiete. E, quando si entra nello spazio, gli specchi restituiscono infinite immagini di sé stessi, creando un ambiente siderale.
Questi elementi creano un effetto abbagliante di luce diretta e riflessa, emanata sia dagli specchi che dalla superficie dell’acqua. Lo spazio appare infinito, senza cima né fondo, inizio né fine: una dimensione immersiva e multisensoriale. Come in opere precedenti Fireflies on the Water incarna un approccio quasi allucinatorio alla realtà. Sebbene legato alla mitologia personale dell’artista e al processo di lavoro terapeutico, quest’opera si riferisce anche a fonti varie come il mito di Narciso e il paesaggio giapponese nativo di Kusama.
Il luogo che accoglie l’installazione è ovattato nelle luci e nei suoni e l’arrivo alle soglie della stanza ha la valenza di un atto meditativo, di una contemplazione capace di portare il pubblico in una dimensione altra e diversa, un invito ad abbandonare il senso di sé e ad arrendersi a una sorta di magia meditativa.
Yayoi Kusama, Fireflies on the Water, 2002. Mirrors, plexiglass, lights, and water (Specchi, plexiglass, luci ed acqua). (Dimensioni 281.9 × 367 × 367 cm).
Note biografiche (estratto dalla presentazione)
L’arte e la vita per Kusama sono indissolubilmente legate: nata in Giappone, a Matsumoto, nel 1929, la sua famiglia appartiene all’alta borghesia e aveva previsto per lei una precisa posizione nella società. Fin da bambina però Kusama inizia ad avere delle allucinazioni uditive e visive.
L’arte si rivela fin da subito un elemento necessario e terapeutico, con il quale gestisce le sue allucinazioni. Dedicandosi con grande dedizione allo studio dell’arte, nonostante il parere contrario della famiglia, rimase colpita dai dipinti dell’artista Giorgia O’Keeffe e decise di scriverle. Fu proprio dopo aver ricevuto la sua risposta che Yayoi Kusama decise nel 1958 di trasferirsi negli Stati Uniti, trasferendosi prima a Seattle e poi a New York. Qui all’inizio trova notevoli difficoltà nell’ambiente artistico, sia perché fortemente maschile che per le sue origini giapponesi, ma ben presto comincia a farsi notare con le sue opere. Già negli anni Sessanta Kusama consolida la sua posizione nell’avanguardia newyorkese e viene considerata una rivoluzionaria per l’epoca.
Dopo aver raggiunto la fama in tutto il mondo, nel 1973 Yayoi Kusama torna in Giappone, dove nel 1977 si fa ricoverare spontaneamente in un istituto psichiatrico dove vive ancora oggi. Ma questo non le ha in alcun modo impedito di affittare un atelier davanti all’ospedale, in cui si reca ogni giorno per dipingere. In questi anni infatti ha continuato a scrivere e a lavorare, collaborando anche con celebri brand di moda e dedicandosi completamente alla sua ricerca, dipingendo quadri e scrivendo romanzi e poesie.